IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto il proprio decreto in data 11 maggio 1994, con il quale al Ministro senza portafoglio on. dott. Domenico Comino e' stato conferito l'incarico per il coordinamento delle politiche dell'Unione europea; Visti gli articoli 5 e 9 della legge 23 agosto 1988, n. 400; Viste le vigenti disposizioni recanti attribuzioni al Ministro stesso; Visto il decreto legislativo 3 aprile 1993, n. 96; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 marzo 1994, n. 284; Sentito il Consiglio dei Ministri; Decreta: Il Ministro senza portafoglio per il coordinamento delle politiche dell'Unione europea on. dott. Domenico Comino, salve le competenze attribuite dalla legge al Ministero degli affari esteri, e' delegato ad esercitare le funzioni di coordinamento, di indirizzo, di promozione di iniziative, anche normative, di verifica, nonche' ogni altra funzione attribuita dalle vigenti disposizioni al Presidente del Consiglio dei Ministri, relative a: a) le attivita' inerenti l'attuazione delle politiche comunitarie di carattere generale o per specifici settori, assicurandone coerenza e tempestivita' e riferendone periodicamente alle Camere; b) l'attuazione della legge 16 aprile 1987, n. 183, e della legge 9 marzo 1989, n. 86, in particolare per quanto concerne l'emanazione dei regolamenti di cui all'art. 4 della legge stessa; c) l'armonizzazione tra legislazione nazionale e normative comunitarie, predisponendo la legge comunitaria annuale, individuando gli strumenti idonei a recepire nell'ordinamento interno gli atti comunitari che implicano provvedimenti di attuazione e assicurando l'adempimento dell'obbligo comunitario; d) l'individuazione di argomenti per l'ordine del giorno delle riunioni del Consiglio dei Ministri dedicate alle questioni comunitarie e l'attuazione delle relative deliberazioni; e) il coordinamento delle amministrazioni pubbliche competenti per settore e, d'intesa con esse, la consultazione degli operatori privati e delle parti sociali interessate, ai fini della definizione della posizione italiana nella formulazione degli atti comunitari; f) le riunioni del Consiglio dei Ministri dell'Unione europea relative al "Mercato interno", rappresentando l'Italia d'intesa con il Ministro degli affari esteri; g) l'attivita' delle regioni in sede comunitaria, sentito il Ministro per gli affari regionali, ai fini della coerenza con il programma di Governo; h) la coerenza e la tempestivita' dell'attivita' amministrativa delle amministrazioni pubbliche operanti in settori oggetto di disposizioni comunitarie, nonche' la conformita' e la tempestivita' delle azioni volte a prevenire l'insorgere di contenzioso e ad adempiere alle pronunce della Corte di giustizia delle Comunita' europee; i) l'attuazione, in qualita' di autorita' competente, del regolamento CEE n. 2088/85, relativo ai Programmi integrati mediterranei (PIM), per la parte residuale; l) la presidenza del Comitato interamministrativo per il coordinamento degli interventi cofinanziati dall'Unione europea, tenuto conto di quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 24 marzo 1994, n. 284, e del comitato consultivo di cui all'art. 4, comma 1, della legge 16 aprile 1987, n. 183, provvedendo alla costituzione della relativa segreteria permanente; m) l'attuazione dei regolamenti CEE n. 2052/88 e regolamenti connessi, n. 2081/93 e regolamenti connessi, relativi ai Fondi strutturali, e dello Strumento finanziario per l'orientamento della pesca (SFOP), d'intesa con i Ministri degli affari esteri, del tesoro e del bilancio e della programmazione economica, salvo quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 24 marzo 1994, n. 284; n) l'espressione dell'intesa al Ministro del bilancio e della programmazione economica per le riunioni relative alla "politica regionale e lo sviluppo del territorio" ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 3 aprile 1993, n. 196, nonche' per il coordinamento della attuazione dei Programmi di iniziativa comunitaria (PIC) di cui all'art. 11 del regolamento CEE n. 2082/93; o) il coordinamento dei programmi che prevedono interventi di carattere trasnazionale ed interregionale, nonche' delle attivita' intese all'elaborazione delle strategie di sviluppo e dell'assetto futuro del territorio dell'Unione europea connesse al programma comunitario "Europa 2000"; p) la formazione di operatori pubblici e privati con riferimento ai temi e ai problemi comunitari, avvalendosi anche del comitato di cui all'art. 58 della legge 22 febbraio 1994, n. 146; q) le attivita' di informazione previste dall'art. 13 della legge 9 marzo 1989, n. 86. Il Ministro e' altresi' delegato: a designare rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri in organi, commissioni, comitati, gruppi di lavoro ed altri organismi di studio, tecnico-amministrativi e consultivi, operanti, nelle materie oggetto del presente decreto, presso altre amministrazioni ed istituzioni; a costituire commissioni di studio e consulenza e gruppi di lavoro nelle materie oggetto del presente decreto; a provvedere, nelle predette materie, ad intese e concerti di competenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri necessari per le iniziative, anche normative, di altre amministrazioni. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 27 maggio 1994 Il Presidente: BERLUSCONI